Dettagli
La storia di Castelvecchio
Benvenuto nella grande famiglia Castelvecchio, dove nascono vini autentici che esprimono le caratteristiche del suolo e delle persone che lo hanno prodotto.
La tenuta agricola di Castelvecchio si trova a Terricciola, un paese collinare situato nella provincia toscana di Pisa, nato come borgo etrusco sul corso dello Sterza, dove confluiscono le valli dell'Era e della Cascina. La proprietà di 59 acri (24 ettari) è divisa in terreni per la semina, uliveto e frutteto, di cui sei sono vigneto. Il nucleo della tenuta originaria, un'affascinante casa colonica e il suo terreno circostante, è stato abitato e coltivato dalla famiglia Pantani dal 1956. L'amore per la terra è qualcosa che viene tramandato di generazione in generazione.
Nel 2002, Claudia, la figlia più giovane, ei suoi fratelli e cugini muratori decisero di riunirsi per riprendere la coltivazione del vino nella loro tenuta. L'intera famiglia si è impegnata nell'impresa, trovando soluzioni alle sfide e realizzando insieme il progetto, con il lavoro delle proprie mani. Il vigneto fu piantato e la cantina fu costruita, le porte in legno scolpite a mano e le cornici costruite per le stuoie di canna per essiccare l'uva per il Vin Santo. L'attenzione è stata data fino all'ultimo dettaglio con il "know how" dedicato alla famiglia e la cura amorevole. Castelvecchio è la realizzazione di un sogno e la fruizione di una passione. I vini caratteristici esprimono rispetto per il suolo, la natura delle tradizioni locali e la dignità del lavoro attento in vigna e in cantina per creare vino di alta qualità. La conduzione è familiare e il saper fare segue la tradizione artigianale con cura e amore, i vini e l’olio esprimono tutto il carattere del territorio in cui nascono e crescono. Visitare l’azienda significa concedersi un momento di relax, in armonia con la natura, sorseggiando un calice di ottimo vino e conoscere così una parte delle tradizioni e della cultura toscana.
La produzione
I vigneti di Castelvecchio si estendono per 15 ettari (6 ettari) con una densità di vite di 2207 viti per acro (5434 viti per ettaro). Sono coltivati con il metodo Guyot a bassa resa. Le varietà a bacca rossa coltivate sono il Sangiovese, il Colorino, il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc e le uve bianche sono Trebbiano, Malvasia e Colombana. Tutte le uve vengono raccolte a mano. Avere una profonda conoscenza delle caratteristiche di ogni uva mentre crescono nelle varie parti del vigneto e prendere atto della loro evoluzione ci permette di adattare le nostre scelte di stagione in stagione per poter migliorare costantemente la qualità dei vini. La vinificazione viene effettuata a temperatura controllata e il vino viene invecchiato in botte di legno. Particolare cura e attenzione è dedicata alla selezione delle uve da stendere ad asciugare su tradizionali stuoie di canna per la produzione del Vin Santo tradizionale.
Prodotti
LE BALZE
Rosso Terre di Pisa DOC - Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc
QUI E ORA
Rosso Terre di Pisa DOC - Sangiovese
MASSIMA FELICITA'
Rosso Terre di Pisa DOC - Sangiovese, Cabernet Sauvignonn
IL TOCCO
Rosato Toscana IGT - Sangiovese
ARMIDA
Vin Santo Chianti DOC - Trebbiano, Malvasia, Colombana
LE COLLINE
Rosso Terre di Pisa DOC - Sangiovese
Curiosità
- Castelvecchio produce anche una linea di vini superiori denominata “Vinosofia”: prodotti pensati per stimolare il confronto, la riflessione e il dialogo. Le etichette sono interamente pensate e realizzate dall’azienda, per omaggiare l’artigianalità e l’amore e la passione per la terra.
Da visitare nei dintorni
- Terricciola: Antico borgo di origine etrusca, come documentato dalla scoperta di insediamenti nelle frazioni di Morrona e di Soiana, dove si trovano necropoli di età ellenistica con tombe a camera ipogea. Di particolare interesse l'Ipogeo del Belvedere.
- Terme di Casciana: antico centro termale in un'area splendidamente isolata nella campagna pisana, dove poter trascorrere qualche ora di relax e benessere nelle piscine termali.
Recensioni
Degustazione con tagliere
Leticia C.
3 luglio 2019
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